Ischia e dintorni: una gita fuori porta

ottobre 29, 2013 at 9:08 am

La tua vacanza a Ischia è perfetta. Hai prenotato la tua camera all’Hotel Europa, hai assaggiato le specialità della cucina locale e hai trascorso le tue giornate tra mare e terme del Poseidon, del Necombo e del Castiglione.

Poi ci sono state le giornate dedicate alla cultura e quelle trascorse passeggiando da un’oasi naturalistica all’altra. Scommetto che hai già esplorato tutti i Sentieri della Lucertola, vero? Sono fantastici…

Trekking Hotel Europa Ischia

A Ischia non ti annoi mai, assicurato.

Non vuoi cambiare meta: questa isola è perfetta. Ma vuoi sfruttare la posizione di Ischia per esplorare altre località, per scoprire i dintorni di questa perla situata al centro del Mediterraneo.

Perfetto, basta organizzare una gita giornaliera in una di queste località.

Capri

Capri, la seconda isola del Golfo di Napoli per grandezza. Per raggiungerla durante i mesi estivi puoi usare i collegamenti marittimi. Una volta sul porto di Marina Grande, puoi raggiungere in pochi minuti, con la funicolare o con l’autobus, il cuore mondano dell’isola: la piazzetta di Capri.

La piazzetta è il salotto del mondo. Qui è d’obbligo sedersi al tavolino del bar per ammirare lo struscio e riposarsi prima di iniziare la gita.

Escursioni Capri Hotel Europa Ischia

Dalla piazzetta si raggiungono facilmente la Certosa di San Giacomo, una struttura trecentesca che ospita il museo Diefenbach, e il belvedere di Tragara che offre uno spettacolo unico sui Faraglioni.

Da Marina Grande o da Capri puoi raggiungere Anacapri. Qui è d’obbligo una visita alla villa di San Michele, e all’omonima chiesa che si trova a Piazza San Nicola con il famoso pavimento in maiolica.

Da Piazza Vittoria prendi la seggiovia e arrivi sulla vetta di Monte Solaro dove puoi ammirare la cartolina più bella dell’isola. La Costiera Sorrentina ti sembrerà vicinissima. Per approfondite ti consiglio questo articolo dedicato alle vacanze a Capri.

Napoli

Il centro più importante della Campania, una delle città più belle da visitare. Napoli è un tesoro da scoprire piano piano: ha i suoi tempi, le sue dinamiche.

Ogni passo nel centro storico di Napoli è una scoperta, ogni angolo un piccolo museo: passeggiare per Spaccanapoli, la via dei presepi, è un’emozione da non perdere.

Sempre nel centro storico trovi due chiese che non puoi mancare: quella del Gesù Nuovo con le sale dedicate a Giuseppe Moscati, e il monastero di Santa Chiara con un chiostro che lascia a bocca aperta per la sua bellezza.

Santa Chiara

Puoi fare anche una gita tra i castelli napoletani. I più famosi sono sicuramente il Maschio Angioino e il Castel dell’Ovo che dominano il Mediterraneo come due antiche vedette.

Una passeggiata sul lungomare, una sfogliatella e una pizza completano la tua gita a Napoli, città da ricordare per sempre.

Sorrento

Ci spostiamo sulla Costiera, in una delle città più importante di questa zona: Sorrento. Da visitare assolutamente la Cattedrale dei Santi Filippo e Giacomo, la Basilica di Sant’Antonio, santo protettore della città, e il Museo Correale di Villanova che si affaccia sul Golfo di Napoli.

La Basilica di Sant'Antonio a Sorrento

Nel centro storico di Sorrento sembra di essere ritornati indietro nel tempo: vicoli e vicoletti si rincorrono tra i palazzi antichi e le botteghe che raccontano la storia di questa città. E poi il panorama che puoi ammirare dalla Villa Comunale è entrato nella storia.

Sorrento è anche il punto di partenza migliore per raggiungere Pompei, ovvero un pezzo di storia che riemerge in terra campana e mostra uno spaccato di vita durante il periodo degli antichi romani. Praticamente imperdibile!

Positano e dintorni

Facciamo un salto in Costiera Amalfitana e scegliamo Positano come punto di riferimento. Qui puoi ammirare la quintessenza di una terra baciata dal sole: la bellezza e la natura regnano incontrastate, le case si aggrappano alla parete della montagna e scendono ripide verso il mare.

Le grotte e le spiagge descrivono la costa di Positano, e a guardia di tutto c’è la cappella multicromatica della chiesa di Santa Maria Assunta. Positano è ideale per raggiungere gli altri paesi della Costiera Amalfitana: basta un attimo per visitare i borghi marinari di Amalfi, Furore, Atrani, Maiori e Minori.

Positano

Prima di ritornare a Ischia, però, non puoi rinunciare a un assaggio della cucina locale: qui si magia divinamente sia la cucina di mare che quella di terra grazie ai prodotti che arrivano dai Monti Lattari.

Procida

A un passo da Ischia c’è l’Isola di Procida, la più piccola del Golfo. In meno di mezz’ora di traghetto puoi raggiungere l’isola e visitare la Terra Murata, il centro storico di Procida, l’abbazia di San Michele Arcangelo, il Palazzo d’Avalos, il borgo di Marina Corricella. Da non dimenticare poi una passeggiata sull’isolotto di Vivara (collegato a Procida da un ponte), dichiarato da poco Riserva Naturale Statale.

Vuoi aggiungere qualche località che hai visitato durante la tua vacanza a Ischia? Lasciala pure nei commenti.
Per dare una valutazione del nostro albergo, invece, puoi entrare sul portale Tripadvisor e pubblicare una recensione.

Ti aspettiamo!

 

Ci vediamo ad aprile!

ottobre 16, 2013 at 2:36 pm

Ischia è un’isola bella ogni giorno dell’anno, ma durante la stagione estiva sboccia in tutto il suo splendore. In primavera approfitti delle miti giornate di marzo e aprile per organizzare lunghe passeggiate, e magari anche per fare il primo tuffo.

Quando arriva l’estate, quando arrivano i mesi di maggio e giugno, Ischia diventa la meta ideale per il tuo riposo. E noi dell’Hotel Europa siamo sempre qui per accoglierti e coccolarti.

Anche quest’anno siamo stati al tuo fianco. Anche quest’anno ti abbiamo riservato un’ospitalità degna di un Grand Hotel, ma senza mai farti mancale il calore di casa tua.

Anche quest’anno hai scelto l’Hotel Europa per la tua vacanza a Ischia e hai trovato quello che cercavi: un soggiorno tranquillo, buona cucina locale e un occhio di riguardo al risparmio.

Ora, però, è tempo di lasciare il passo all’autunno.

Settembre è un ottimo mese per chi vuole godersi un’isola lontana dal turismo di massa. Complice il bel tempo, puoi organizzare una vacanza all’insegna del mare e delle terme anche quando arriva l’autunno.

Poi arriva ottobre. L’inverno è alle porte e le occasioni per godersi il mare di Ischia diventano sempre più rare. Ma questi sono i cicli della natura e noi li assecondiamo con piacere. E ci prendiamo una pausa per il periodo invernale.

L’Hotel Europa resterà chiuso dal 16 ottobre al 16 aprile 2014, sei mesi durante i quali continueremo a migliorarci e a lavorare con un unico obiettivo: trasformare la tua vacanza a Ischia in un appuntamento da portare sempre nei ricordi.

Come una cartolina nel cuore.

Continueremo ad aggiornare il nostro blog perché l’amore per Ischia non può sparire da un giorno all’altro: pubblicheremo altri articoli dedicati alla natura, alla cultura e alla buona cucina di questa perla del Mediterraneo. Magari proponendo qualche itinerario turistico anche nei dintorni dell’isola.

Ci vediamo in primavera, a Ischia.

A presto!

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Ischia a tavola: 5 ricette locali

ottobre 10, 2013 at 8:40 am

Uno dei motivi per organizzare una vacanza a Ischia è la cucina. Questa è l’isola del benessere, e il buon equilibrio con il proprio corpo passa anche attraverso la buona tavola 

Una cucina che qui a Ischia esalta i sapori mediterranei, si lega alle tradizioni partenopee elaborando ogni piatto in base alle caratteristiche del territorio e alle tradizioni della cucina locale.  

Mangiare bene a Ischia vuol dire incontrare tradizioni e qualità, vuol dire assaggiare la storia di questa isola e i sapori del mare nostrum. Vuoi un assaggio delle bontà che ti aspettano? Ecco 5 piatti da assaggiare provare durante il tuo soggiorno a Ischia.  

Spaghetti con le vongole

La cucina di mare, ovviamente, qui è di casa. Tanti sono i piatti della tradizione marinara che puoi trovare sul menu dei ristoranti, ma ce n’è uno che merita una particolare attenzione: gli spaghetti con le vongole.

cena hotel europa ischia (6)

Gli spaghetti con le vongole ha una qualità particolare: è semplice da preparare ma ricco di sapori. Puoi scegliere tra le vongole normali o quelli veraci, ma sul vino il Corriere della Sera consiglia un locale: l’Ischia Biancolella tenuta “Frassitelli”.

 casa d'ambra

Fagioli e cozze

Un piatto tipico partenopeo come la pasta e fagioli adattata ai sapori del mare: ecco il piatto semplice e saporito della tradizione ischitana. La pasta da usare è quella mischiata, un omaggio alla tradizione popolare che puoi gustare cucchiaio dopo cucchiaio.  

Per preparare questa delizia popolare puoi sfogliare il blog di Giallo Zafferano che descrive la ricetta passo passo. Hai già provato a cucinare pasta e fagioli? Ti piace questo connubio? Lascia al tua opinione nei commenti!  

Coniglio alla ischitana

Ischia è un’isola e la cucina di mare regna. Ma non per questo le ricette di terra vengono meno: uno dei piatti più famosi delle cucine isolane, infatti, è il coniglio. O meglio, il coniglio cucinato alla ischitana.

 Coniglio all'ischitana Hotel Europa Ischia

Taglialo a pezzi, immergi la carne in una pentola di acqua con qualche goccia di aceto e poi prepara il condimento a base di pomodorini ed erbe aromatiche. Fai rosolare il tutto e servi caldo. La ricetta completa la trovi qui, sul Corriere della Sera, buon appetito.  

Pollo alla fumarola

Ancora un piatto di terra nel menu tipico di Ischia. Il pollo alla Fumarola prende il nome dalla procedura di cottura decisamente singolare: il pollo viene avvolto in un panno o nella carta stagnola e viene cotto nella sabbia che si trova nei pressi delle fumarole, getti di vapore che si trovano anche sulle spiagge dell’isola.

 Mezza pensione hotel europa ischia

Ovviamente per preparare questa variabile del pollo c’è bisogno di molta cautela: le sabbie sono ovviamente bollenti e possono causare ustioni. Ecco un approfondimento da leggere con attenzione.  

Dolci

La tradizione partenopea dei dolci regna sull’Isola Verde. Qui puoi assaggiare i deliziosi babà, dolci imbevuti di rhum e inzuppati nello sciroppo, le zeppole fritte, delizie al limone. Poi tutto dipende dal periodo dell’anno: a Pasqua è impossibile resistere al richiamo della pastiera, mentre a Natale c’è solo l’imbarazzo della scelta: roccocò, struffoli, mustaccioli… praticamente un paradiso dei golosi.

Babà Hotel Europa Ischia 

Ti aspettiamo a Ischia…

Scommetto che hai gradito ogni singolo piatto. Ora non ti resta che segnare in agenda la data della prossima vacanza a Ischia: all’Hotel Europa i sapori della buona cucina locale si accompagnano al gusto delicato dei vini locali.  

Prenota in anticipo il tuo soggiorno e goditi i sapori del nostro ristorante…

 

Organizza la tua vacanza termale a Ischia…

settembre 25, 2013 at 1:55 pm

Ischia è l’isola delle terme, l’isola del benessere, delle acque riscaldate dalla natura. Le proprietà benefiche delle acque termali di questa gemma del Mare Nostrum erano note già al tempo degli antichi Greci e dei Romani.

Oggi questa tradizione è ancora viva, ed è impossibile lasciare Ischia senza provare la sensazione di benessere delle acque termali. Così abbiamo deciso di creare questa piccola guida per aiutarti a organizzare un soggiorno dedicato al wellness e al recupero delle energie.

Negombo

Prima tappa di questo viaggio: baia di San Montano. In questo angolo di paradiso, adagiato sulla costa di Lacco Ameno, si trova il parco termale Negombo.

Qui trovi tutto il necessario per rilassarti. Ci sono numerose vasche termali, il percorso kneipp, la sauna e il centro benessere. Senza dimenticare la spiaggia e la classica piscina. Il ristorante offre deliziosi menu dedicati alla cucina di mare.

Negombo

Poseidon

Il parco del Poseidon, nella baia di Citara, è uno dei nomi più importanti del wellness italiano: in questi giardini puoi goderti i benefici delle acque termali in completa libertà, oppure puoi prenotare dei pacchetti completi nel centro benessere.

Poseidon

Castiglione

Ancora un grande parco termale, ma questa volta ci troviamo a Casamicciola. Il Castiglione è una collezione di piscine che offrono temperature variabili, alternate da strutture dedicate al benessere psicofisico.

Tra queste puoi trovare sauna, bagno turco e un centro wellness. Da non perdere assolutamente i massaggi nella magica camera d’ambra e i trattamenti con le microalghe.

Castiglione

Giardino Eden

A breve distanza dal nostro albergo, l’Europa Hotel, e dal castello Aragonese si trova un altro centro termale: il Giardino Eden di Ischia Ponte.

La particolarità del Giardino Eden? E’ il più piccolo dei parchi elencati finora (4 piscine a temperature diverse) ma offre una vista senza pari: qui il benessere è incorniciato da un panorama spettacolare.

Spiagge libere

Per goderti le terme a Ischia puoi scegliere le SPA e i centri benessere. Oppure puoi andare in spiaggia e goderti le acque benefiche in una vasca naturale. Qualche esempio da segnare in agenda?

La spiaggia dei Maronti, ad esempio, oppure quella che trovi nella Baia di Sorgeto. Anche nella spiaggia di Cartaromana trovi delle fonti termali, autentiche sorgenti di acqua benefica a cielo aperto.

Ischia è fantastica anche in autunno: prenota la tua vacanza all’Hotel Europa e organizza il tuo percorso benessere direttamente in albergo grazie alla grotta termale e alla piscina d’acqua calda che sgorga a una temperatura di 34°.

Dimenticavo: per gli ospiti del nostro albergo sono previsti sconti al Negombo, al Castiglione e al Poseidon.

7 spiagge imperdibili a Ischia

settembre 9, 2013 at 3:44 pm

Impossibile parlare di Ischia e dimenticare le sue spiagge. Qui le terme sono famose ma anche il mare non scherza: scendi dal traghetto o dall’aliscafo e già pensi al lido che ospiterà le tue giornate.

Ovviamente non sai quale scegliere. È la prima volta che trascorri una vacanza a Ischia e non sai qual è la spiaggia adatta alle tue esigenze. Non conosci i nomi, non sai come raggiungerle…

Niente paura, ci pensiamo noi: per risparmiare tempo prezioso abbiamo creato questa lista dedicata alle migliori spiagge dell’Isola Verde. Ora non ti resta che scegliere e goderti una giornata di completo relax in riva al mare.

San Montano – Questa baia si trova a Lacco Ameno e racchiude una delle spiagge più belle di Ischia: sabbia fine bagnata da acque cristalline fanno da cornice alla tua giornata lontana dagli impegni e dallo stress cittadino. Un motivo in più per scegliere San Montano? Qui si trova il parco termale Negombo con piscine, percorso kneipp, sauna, idromassaggio: tutto il necessario per ritrovare salute e benessere.

San Montano

Citara – A Forio d’Ischia, sotto Punta Imperatore, c’è la spiaggia di Citara. Il suo nome è una garanzia: venne chiamata così in onore della Venere Citarea, dea della bellezza. Qui il mare è uno spettacolo e il sole non ti abbandona mai. Alle bellezze della natura si affiancano le comodità degli stabilimenti balneari, dei bar e dei ristoranti. Anche nei dintorni di questa spiaggia c’è un parco termale per chi ama la vacanza wellness: il Poseidon, uno dei centri più famosi d’Italia.

Spiaggia di Citara

Cartaromana – Hai presente il castello Aragonese che domina il versante est di Ischia? Bene, poco distante c’è una spiaggia imperdibile: Cartaromana. Questo lido è famoso per le rocce nere di origine vulcanica che il mare ha modellato nel corso degli anni. E per l’attività termale che si manifesta nelle conche naturali. Più che una spiaggia, quindi, Cartaromana è una sorta di centro benessere en plein air. Da visitare assolutamente.

Spiaggia degli inglesi – Non tutte le spiagge sono uguali a Ischia. Ad esempio… perché scegliere questo lido situato nel borgo di Sant’Alessandro? Perché qui la sabbia fine, la spiaggia degrada lentamente verso il mare profondo e non è molto soleggiata. Insomma, è perfetta per chi organizza la vacanza con i bambini. Per la pausa pranzo c’è anche il ristorante sulla spiaggia.

spiaggia degli inglesi

Baia di Sorgeto – Dirigiamoci verso sud e scegliamo sempre una spiaggia capace di unire i piaceri del mare con quelli delle acque termali: ecco la Baia di Sorgeto nel comune di Forio. Questa spiaggia (niente sabbia, solo ciottoli e scogli) si può raggiungere via mare o grazie a una scalinata piuttosto ripida. La fatica è ripagata da una baia che unisce il mare e le acque termali. Riesci a immaginare un luogo migliore per rilassarti?

baia di sorgeto

Spiaggia dei Maronti – Ovvero tre chilometri di lido nel comune di Barano circondati da colline, vasche termali aperte alla luce del sole e sorgenti come quella di Cava Scura. Un tempo questa era la spiaggia di approdo dei Saraceni: oggi è il luogo dedicato al relax assoluto grazie a ristoranti, bar e stabilimenti balneari. Il tutto senza perdere il fascino selvaggio di questa terra.

spiaggia dei maronti

Spiaggia dei pescatori – Un nome che racconta la sua storia. Questa spiaggia si trova vicino a Ischia Porto ed è qui che i pescatori tirano a secco le barche, riparano le reti, preparano le lenze. Passeggiando lungo questo lido si respirano i profumi delle tradizioni, del pesce fresco e della buona cucina di mare. La spiaggia di sabbia ospita stabilimenti balneari e bar, ma trovi anche la spiaggia libera circondata dalle casette del borgo della Mandra. Un motivo in più per scegliere la spiaggia dei pescatori? E’ vicinissima al nostro hotel: bastano pochi passi e sei in spiaggia (ci sono sconti e trattamenti speciali per gli ospiti dell’albergo).

spiaggia dei pescatori

Allora, tu quale spiaggia hai scelto? Perché non ci racconti la tua giornata in mare nei commenti? Chi meglio di te può suggerire ai nostri lettori qual è la spiaggia più bella di Ischia?

A Ischia: io, lei e il pancione (sesta e ultima parte)

luglio 12, 2013 at 11:20 am

[prima parte] – [seconda parte] – [terza parte] – [quarta parte] – [quinta parte]

Mancano poche ore alla partenza per il nostro ritorno alla “normalità”. C’è ancora una sera da vivere e poi, domani mattina, il traghetto ci riporterà indietro nel tempo e nello spazio con tutte le seccature e le incombenze che staranno lì ad aspettarci sulla soglia di casa. Solo che questa volta sarà diverso. Sarà molto diverso. Comincerà la discesa che ci porterà a diventare genitori. Non so se sono preparato. Forse non è possibile imparare ad essere preparati per un evento del genere.

Con una piccola Smart presa a nolo andiamo a Sant’Angelo, il pittoresco borgo dei pescatori, dove, se non stai attento, rischi di incontrare cancellieri tedeschi.
Lorena, nonostante un piccolo affaticamento dovuto alle salite e alle discese delle stradine, si butta sullo shopping dei negozietti. Sandali, copricostumi, magliette e “pezze” varie vengono attentamente esaminati e valutati dalla futura mamma.
Sono sempre rimasto affascinato dal grado di concentrazione e dall’apparente gravità degli sguardi delle donne quando sono nei negozi di pezze. E’ lo stesso sguardo severo che rivedi nelle bambine quando scelgono i vestiti per le loro bambole. Quasi fosse una missione “naturale”quella di vestire non solo loro stesse ma il mondo intero. Tenendo rigorosamente ben abbinati i colori secondo una logica che evidentemente non appartiene all’universo maschile.

I ristoranti di Sant’Angelo non sono alla nostra portata. Troppi turisti benestanti hanno reso gli ex pescatori dei ricchi ristoratori, escludendo in questo modo troppi comuni mortali.
Ormai si è fatta sera. Risaliamo con la Smart fino a Serrara Fontana e ci fermiamo ad una pizzeria che ha una bellissima terrazza che affaccia proprio sul Borgo dove eravamo stati fino a poco prima.
Il vento tiepido, i colori del cielo che virano dal rosso al blu della notte e le stelle che si accendono ad una ad una. Le sere d’estate saranno per sempre, a buon diritto, materiale per canzoni e poesie.
Sulla terrazza ci siamo solo noi e un’altra coppia che, probabilmente, ha una decina di anni più di noi. Non si parlano, ma la cosa più evidente è che, pur stando l’uno di fronte all’altra, non si guardano nemmeno.
Lui armeggia uno smartphone e lei un po’ guarda lo strepitoso panorama e un po’ mangia.
Fino ad un istante prima, Lorena ed io, stavamo commentando il panorama e qualche particolare di questo breve soggiorno ischitano. Guardando quella coppia ci zittiamo anche noi per un po’.
E’ ovvio pensare che il pericolo di condividere un percorso di vita con un’altra persona è anche quello. Ed è così che un percorso può diventare una strada solitaria da fare a testa bassa e senza pensare a quello che si perde. E, paradossalmente, penso che nella solitudine ciò che perdiamo per prima è la coscienza del sé, di come siamo e di cosa possiamo essere. Ma sono considerazioni che vengono a galla da questo vinello bianco che ho nel bicchiere.
Ischia ci sta salutando nel miglior modo possibile. Con questa serata meravigliosa e con il lusso dello spazio per pensieri lunghi che in città sembrano impossibili, coperti da chiasso e disordine.

Domani ultima colazione all’Hotel Europa e un arrivederci a tutta la famiglia Buono.
Credo che per ogni buon albergatore la maggior soddisfazione sia questa voglia di ritornare che ci portiamo dentro ad ogni partenza…
… e la prossima volta saremo in tre!

“Calzini di polvere”

giugno 17, 2013 at 3:58 pm

Sabato 15 giugno alle ore 18.00 nel giardino dell’Hotel Europa ho presentato il mio secondo romanzo.

“Calzini di polvere”. Una bellissima storia d’amore in tempo di guerra.
E’ stata un serata indimenticabile. Desideravo una serata con i miei compagni di scuola e gli amici che ho a Ischia.
Grazie a Sandro, a Raffaele, ho potuto realizzare questa cosa semplice, leggera, molto delicata, in un posto pieno di storia, di profumi, di sapori di una volta.
Questa storia d’amore non è un romanzo di rimpianti, della vita di una volta. Volevo dare un piccolo contributo al nostro futuro, a quello della nostra isola, della nostra incantevole isola. Delle sue acque, della sua secolare accoglienza verso il turista, del suo bicchiere di vino, del suo pranzo semplice, ma pieno di sapori indimenticabili. In questa momento dove la crisi che attraversa il nostro Paese ci sta un poco allontanando dalle tradizioni, da certe emozioni che esse ci trasmettono, la mia piccola storia sta lì, ferma, a ricordare che possiamo, dobbiamo, vogliamo ritornare ad amare, accogliere, servire, insomma “Trattare”, come si diceva una volta. Ho voluto farlo ricordando a me stesso il rapporto mai interrotto con i miei compagni di scuola.
Dedico a Loro, alla signora Minichini, testimone straordinaria di amore verso la nostra isola dove viene in vacanza da oltre quarantanni, al figlio Alfonso, cui ha trasmesso lo stesso amore, a Raffaele e Sandro, proprietari dell’Hotel Europa, la poesia che la protagonista del mio romanzo dedica al suo amore lontano.

A’ Luna e’ttu
Si te voglie vedè
Nun ce vò niente
Saglio p’à ‘mbricciata
E mm’arrocco
‘Ncoppa a preta grossa d’a Sparaìna
Staje luntane?
Nun fa niente
A’llà ‘ncoppa
Je veco tutto cosa
E chello ca nun veco m’e ssonne
E a’luna
Comm’e na crastula
M’ammosta ll’uocchie tuoie
E t’aspetto senza pressa
Quanno vuò tu
Nun tengo niente
Na vesta arrepezzata
Nu maccaturo ‘ncapa
Tengo sule ‘sta priezza
E chesta vita mia
Ca voglie passà
Sempe cu ttè
Vostro
Angelo

A Ischia: io, lei e il pancione (quinta parte)

giugno 13, 2013 at 3:50 pm

[prima parte] – [seconda parte] – [terza parte] – [quarta parte]

L’unica cosa che mi secca quando sono in un albergo è il fatto di dovermi vestire e scendere per fare colazione. Sono un abitudinario.
Ho bisogno del mio posto a tavola, della mia tazza del latte, del caffè buono (dalla mia macchinetta), del mio giornale (più recentemente del tablet) e non devo essere disturbato da nessuno.
Fare colazione al Hotel Europa è meno traumatico. Qui trovo sempre le torte fatte in casa, i biscotti, le fette da tostare e le marmellate, oltre alle cose salate che piacciono tanto agli stranieri. L’atmosfera è tranquilla e i camerieri discreti non ti costringono alla conversazione se tu non vuoi farne. Posso dire che dopo casa mia, questo posto è il migliore per fare colazione.

La mattinata è piena di sole ma ancora non calda. Decidiamo quindi di fare due passi verso la vicina Ischia Ponte. Il piccolo borgo ai piedi del Castello Aragonese è veramente delizioso quando non è troppo affollato.
Ci arriviamo in pochissimo tempo anche se camminiamo sempre con la solita calma dovuta al “prezioso carico”. Il piccolo ogni tanto sembra cambiare posizione o almeno così dice Lorena. Qualche volta credo anche di averlo sentito muoversi toccando la parte centrale del pancione.

Quando arriviamo vicini al diritto camminamento che porta al Castello troviamo un centinaio di persone che suona, canta e balla. Abbiamo beccato un matrimonio ischitano!
Una delle costanti dei nostri viaggi in Italia e nel mondo è che vediamo sempre una coppia di sposi che o stanno facendo le foto o stanno per entrare in chiesa o ne sono appena usciti.
Non capisco se è la gente che si sposa sempre e ovunque o se siamo noi che abbiamo scritto nel destino che le nostre esperienze di viaggio debbano per forza essere arricchite da un matrimonio locale.
La parte “in esterna” di questo matrimonio ischitano sembra ben organizzata. Uomini in costume antico suonano strumenti d’epoca e cantano canzoni, immagino, della tradizione popolare.
Gli invitati sono disposti a cerchio intorno ai musicanti e agli sposi.
Sono tutti sudatissimi anche se mostrano un’allegria quasi eccessiva.
Credo che non ci sia peggiore maledizione che ricevere un invito per un matrimonio in piena estate.
Tanto quanto, le donne possono mettere vestiti scollati e sandali ma noi uomini siamo costretti a scarpe chiuse e giacca. Un vero supplizio.
Fatto sta che siamo all’aperto, sotto al sole, ed è estate quindi sudano tutti indistintamente.
Accanto a questo festoso e umido cerchio c’è un lungo tavolo dove dei camerieri dispongono ricchi piatti di paste cresciute, tartine farcite, panzarotti, verdure grigliate, frittatine e tanto altro ben di dio.
Quando i camerieri riempiono i piatti, il cerchio festoso si assottiglia e gli invitati sciamano verso il tavolo. Incuranti del fatto che quei cibi aumentino la sudorazione.
Quando i piatti finiscono il cerchio si ripopola di festeggianti sempre più allegri e sudati. Mentre i camerieri vanno in un vicino ristorante a ricaricarsi per un’altra tornata.

Lorena ed io restiamo lì per un po’. Il tempo di vedere due o tre migrazioni cerchio-tavolo, tavolo-cerchio poi ci incamminiamo. Ci basta guardarci negli occhi per capire che difficilmente ci verrà appetito a pranzo.

[fine quinta parte]

A Ischia: io, lei e il pancione (quarta parte)

maggio 13, 2013 at 12:04 pm

[prima parte] – [seconda parte] – [terza parte]

Se c’è un periodo dell’anno in cui quelli che aspettano un bambino, o che lo hanno appena avuto, sono molto distinguibili è l’estate.
Hanno sempre questo aspetto stanco, dimesso e la carnagione lattiginosa come di chi non ha mai preso sole.
Immagino che la nostra passeggiata serale nelle vie dello shopping ischitano ispirasse più di una considerazione del genere.
In giro, invece, tutti abbronzatissimi e in forma come se si stessero godendo queste vacanze estive da chissà quanti mesi.
I più piccoli euforici per una libertà che difficilmente avrebbero in città.
I ragazzi a prendersi l’aperitivo post mare, pre serale, pre tarda notte e pre tante cose che si fanno d’estate.
Quelli un po’ più attempatelli alla ricerca del ristorante nuovo da provare, ma sempre col golfino sotto braccio perché “non si sa mai”.
E noi, più che mai “turisti per caso”, consci che quei pochi giorni sarebbero stati solo una breve tregua prima di impegni più gravosi.
Con molta calma e una mezza dozzina di tappe arriviamo al porto.
Sulla banchina opposta a quella dove eravamo sbarcati qualche ora prima c’è una serie interminabile di ristorantini e locali.
Vogliamo sederci, mangiare qualcosa ma soprattutto goderci la serata.

I gestori dei ristoranti sono tutti fuori ai loro locali, in traiettoria di intercettazione del turista passeggiante. Una versione vagamente più aggressiva del tassista-felino.
Passiamo davanti al primo ristorante e il gestore ci chiede se vogliamo sedere e mangiare del “pesce freschissimo” che, per questo motivo, lui espone nella vetrinetta. “Perchè lui non ha niente da nascondere”. Ringraziamo ma decliniamo l’invito per il momento.
Davanti al secondo ristorante, il relativo gestore ci fa lo stesso invito a sedere e mangiare del pesce freschissimo che, per quel motivo, lui NON espone all’aria per non pregiudicarne la freschezza.
Nel pronunciare le ultime parole, alza un po’ il tono di voce.
Anche in questo caso decliniamo l’invito.
La scena si ripete altre volte più o meno nella stessa maniera e con una divisione equa tra seguaci e oppositori della vetrinetta.
Ci fermiamo davanti ad un locale che non sembra un ristorante.
Effettivamente è una specie di pub.
Più piccolo rispetto ai ristoranti ma molto carino e con le candele accese su ogni tavolino. . L’atmosfera è più rilassata e rilassante.
Seduti ci sono solo tre coppie di pensionati tedeschi che, a giudicare dalle voci impastate e dalle guance rosse, devono stare lì già da abbastanza giri di birra.
Ci sediamo vicino al gruppetto ma in modo tale che Lorena non stia troppo costretta. Il ragazzo del locale ci porta subito dei menù e cambia la candela sul tavolo ormai prossima alla fine.

Finalmente il vento molto fresco che ha spirato per tutto il pomeriggio è calato e la serata riacquista il tepore estivo.
Le barche, ormeggiate a pochi metri dai tavolini dove siamo seduti, oscillano leggermente. Ogni tanto si sente qualche rumore di parabordo che si comprime nell’oneroso tentativo di tenerle ben separate.

Ad un certo punto, mentre il ragazzo del locale ci porta le pietanze che abbiamo ordinato, arriva una signora.
In realtà avevo cominciato ad adocchiarla già da un centinaio di metri di distanza perchè era difficile non notarla.
Abbronzatissima, truccatissima e sovrastata da una vistosa chioma biondo platino, con indosso abiti setosi e luccicanti che sembravano usciti da una favola mediorientale.
L’oro era il colore dominante. Così come l’oro era il metallo più presente su mani, polsi, collo e lobi delle orecchie. A Napoli direbbero che sembrava la Madonna dell’Arco, riferendosi alla statua riccamente ingioiellata della Vergine che viene portata in giro in certe processioni.
La signora è anche lei tedesca e conosce i nostri vicini di tavolo.
Si siede con loro con piacere e garbo ma si vede che vuole tenere una certa distanza con quei coetanei che mostrano in maniera più evidente la loro età.
La madonna tedesca ordina subito una bottiglia di prosecco in perfetto italiano ed anche in questo mostra la sua volontà di non mischiarsi con gli altri (oltre al fatto di essere una habituè dell’isola).

Quando stiamo per pagare e andarcene, passano due ragazzi sulla ventina. Sono bellocci e portano magliette di un paio di misure più piccole per mettere in evidenza i muscoli da palestra.
Si accorgono che la madonna tedesca è seduta ad uno dei tavoli e la salutano mandando baci e sorrisi. La madonna risponde con enorme calore. Li conosce e manda messaggi abbastanza espliciti tra lo scalpore dei suoi commensali.
Mi sfugge un “Hai capito?!”.
Decisamente non ci sono più le madonne di una volta.
Piano piano, e commentando divertiti il colorito episodio, ci reincamminiamo verso l’Hotel Europa.

[fine quarta parte]

A Ischia: io, lei e il pancione (terza parte)

maggio 6, 2013 at 12:15 pm

[prima parte] – [seconda parte]

Arriviamo davanti all’ingresso del Hotel Europa.
Il nostro amico tassista ci dà una mano con il bagaglio anche se non ce ne sarebbe bisogno.
Ci salutiamo affettuosamente mentre ci ricorda un’ultima volta che è “a disposizione per qualsiasi cosa”.

Ad accoglierci nella hall c’è Sandro, il padrone di casa, che assieme al fratello gestisce la struttura.
Non è la prima occasione che siamo ospiti dell’Europa ma ogni volta è un po’ come tornare a casa di un amico. Veniamo accolti con calore e anche l’arredamento (tra il demodè e il familiare) contribuisce a rendere piacevole l’esperienza dell’arrivo.
Sandro ci dà una stanza molto graziosa. Fresca e con l’affaccio sulla piscina di acqua termale che è un po’ il baricentro dell’albergo.
Messo a posto qualche bagaglio, esco fuori sul terrazzino.
Qualche grossa nuvola oscura un po’ il sole portando aria fresca e spegnendo temporaneamente i colori accesi dell’estate.

La voglia di mare è tanta. Scendiamo a fare quattro passi e ci dirigiamo verso la vicina Spiaggia dei Pescatori.
Arriviamo lì proprio mentre molti, preoccupati per questi nuvoloni, stanno raccogliendo le loro cose per andarsene. Bè non è che mi dispiaccia molto.

Per me il momento migliore per stare in spiaggia è quell’oretta prima del tramonto.
La gente va via, gli ombrelloni si chiudono e anche il mare sembra riposarsi dopo una giornata di lavoro. Riesci persino a sentire il leggero rumore della risacca sul bagnasciuga. E’ un momento magico, il confine tra il chiassoso giorno e la promettente notte.
Durante le vacanze giovanili rubacchiavo una sdraio e mi mettevo lì dove il mare bagnava i primi centimetri di spiaggia. Guardavo il sole scendere piano piano e assaporavo gli odori che portava la nascente brezza serale.
A ripensarci oggi, da “adulto” e quasi padre di famiglia, penso che quei momenti fossero quanto di più intimo e zen abbia mai provato. Chissà quando è stata l’ultima volta che l’ho fatto. Chissà cosa ne è rimasto, a parte qualche sensazione.
Però mi piacerebbe tantissimo se mio figlio potesse provare delle sensazioni del genere. La costruzione di un uomo è fatta anche di questi numerosi e invisibili mattoncini.

Dalla Spiaggia dei Pescatori si gode una vista privilegiata sul Castello Aragonese, simbolo di Ischia.
E’ un po’ come farsi il bagno nella scena di un monumento naturalistico e storico. Quanti altri posti nel mondo sono così? Non è ho idea ma dal modo in cui la gente tutta intorno prende il sole (che va e viene in continuazione) e si immerge distratta, penso che ci si abitui fin troppo in fretta alla bellezza.

Lorena si siede al riparo dalle folate di vento su un asciugamano steso vicino ad un muretto.
Io provo a mettere almeno i piedi in acqua e mi rendo conto subito che non ce la farò mai a immergermi completamente. Troppo fresca.
Il contatto con l’acqua è però piacevole, rigenerante. I bambini si tuffano e giocano quasi senza accorgersi della temperatura che si è fatta poco estiva.
Ben presto il sole va via ed anche noi decidiamo che è il momento di tornare in stanza per prepararci per la sera.

[fine terza parte]