A Ischia: io, lei e il pancione (prima parte)
C’eravamo quasi. Un mese e mezzo e sarei diventato papà.
Lorena cercava di gestire la sua pancia con naturalezza ma le dimensioni erano diventate veramente imbarazzanti. Spesso capitava che ci chiedessero ‘quanti’ ne aspettavamo.
La risposta era sempre la stessa: “Uno ma bello grande”.
E mancava ancora un mese e mezzo.
L’estate, seppur timidamente, stava cominciando e i primi caldi facevano sognare il mare e qualche posto fresco, rilassante e romantico.
Dove andare per un week end lungo? Qualcosa che ci facesse staccare dalla routine e prendere fiato prima del grande evento?
I posti lontani ed esotici erano scartati a priori.
Dovevamo stare vicino alla città (e alla ginecologa e alla clinica. In sintesi, vicino alle nostre sicurezze).
Inoltre il pancione non era così facile da gestire con molti bagagli o in spostamenti troppo lunghi..
La risposta venne naturale affacciandosi dal lungomare di Napoli: Ischia!
Ischia mi è sempre piaciuta, fin da piccolo quando ci andavo in vacanza con la nonna.
Lei era un’affezionata dell’isola. Per le terme, per l’ambiente tranquillo, per i negozi e perchè andavano con lei una decina di amiche malate per i giochi di carte.
Io, pur essendo piccolo, avevo una libertà totale e, soprattutto, un conto aperto al bar dell’albergo. Che cifre tra frappè, bibite e gelati! Bei tempi.
Adesso si poteva rivelare la vacanza migliore anche in questo particolare momento.
Scegliemmo l’Hotel Europa a Ischia Ponte perché ci eravamo già stati da fidanzati e ci eravamo trovati bene.
E’ un posto ideale come base per visitare Ischia: piccolo ma accogliente, centrale e ben tenuto.
Per certi versi un alberghetto di altri tempi.
Uno di quelli che mangi come se stessi a casa tua sulle tovaglie di cotone grosso, con la cucina a due passi dai tavoli e la sala da pranzo con le piastrelle che immagini sui pavimenti di mille case di vacanza.
I camerieri poi, diventano ben presto degli amici con cui scambiare quattro chiacchiere su tutto: dallo sport alla famiglia.
Tutto il contrario degli hotel delle catene internazionali, spesso così freddi e impersonali.
Il viaggio sul traghetto per Ischia si rivelò un po’ stressante. Viaggiare al fianco di una donna incinta ti fa capire come molti servizi che usiamo abitualmente e con naturalezza non siano pensati per le persone che possono avere qualche difficoltà di deambulazione.
Immagino cosa pensino in queste occasioni chi si trova costretto su una sedia a rotelle o peggio.
Per fortuna Lorena è sempre stata una sportiva e non si è fatta scoraggiare dalle scale ripide e i passaggi angusti del traghetto dove lei e la sua pancia entravano a stento.
E’ molto bello quando arrivi a Ischia entrando nel suo porto principale stando sul ponte di una nave.
E’ tutto molto scenografico. Con l’accesso stretto, le case colorate subito dietro la banchina e quell’enorme montagna verde (in realtà è un vulcano ma pochi lo sanno) che si trova alle sue spalle.
Dà una sensazione di serenità e contemporaneamente ti viene subito da pensare alle cose che vuoi fare al più presto.
[fine prima puntata]
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