Sabato 15 giugno alle ore 18.00 nel giardino dell’Hotel Europa ho presentato il mio secondo romanzo.
“Calzini di polvere”. Una bellissima storia d’amore in tempo di guerra.
E’ stata un serata indimenticabile. Desideravo una serata con i miei compagni di scuola e gli amici che ho a Ischia.
Grazie a Sandro, a Raffaele, ho potuto realizzare questa cosa semplice, leggera, molto delicata, in un posto pieno di storia, di profumi, di sapori di una volta.
Questa storia d’amore non è un romanzo di rimpianti, della vita di una volta. Volevo dare un piccolo contributo al nostro futuro, a quello della nostra isola, della
nostra incantevole isola. Delle sue acque, della sua secolare accoglienza verso il turista, del suo bicchiere di vino, del suo pranzo semplice, ma pieno di sapori indimenticabili. In questa momento dove la crisi che attraversa il nostro Paese ci sta un poco allontanando dalle tradizioni, da certe emozioni che esse ci trasmettono, la mia piccola storia sta lì, ferma, a ricordare che possiamo, dobbiamo, vogliamo ritornare ad amare, accogliere, servire, insomma “Trattare”, come si diceva una volta. Ho voluto farlo ricordando a me stesso il rapporto mai interrotto con i miei compagni di scuola.
Dedico a Loro, alla
signora Minichini, testimone straordinaria di amore verso la nostra isola dove viene in vacanza da oltre quarantanni, al figlio
Alfonso, cui ha trasmesso lo stesso amore, a Raffaele e Sandro, proprietari dell’Hotel Europa, la poesia che la protagonista del mio romanzo dedica al suo amore lontano.
A’ Luna e’ttu
Si te voglie vedè
Nun ce vò niente
Saglio p’à ‘mbricciata
E mm’arrocco
‘Ncoppa a preta grossa d’a Sparaìna
Staje luntane?
Nun fa niente
A’llà ‘ncoppa
Je veco tutto cosa
E chello ca nun veco m’e ssonne
E a’luna
Comm’e na crastula
M’ammosta ll’uocchie tuoie
E t’aspetto senza pressa
Quanno vuò tu
Nun tengo niente
Na vesta arrepezzata
Nu maccaturo ‘ncapa
Tengo sule ‘sta priezza
E chesta vita mia
Ca voglie passà
Sempe cu ttè
Vostro
Angelo
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