Il Giro d’Italia torna a Ischia il 5 maggio

aprile 30, 2013 at 3:50 pm

Che aria meravigliosa si respira a Ischia quando l’estate inizia ad avvicinarsi. Già in primavera l’isola si risveglia al richiamo del sole e, un po’ come fanno gli alberi, rifiorisce in tutta la sua bellezza. E quest’anno a tagliare il nastro di partenza della bella stagione ci sarà uno tra gli eventi sportivi più amati: il Giro d’Italia. Il 5 maggio, infatti, a Ischia si correrà la seconda tappa della maggior competizione ciclistica del Bel Paese.
È dal 1959 che Ischia attende il ritorno dei corridori. Dopo oltre 50 anni, l’isola si farà di nuovo cornice per il Giro d’Italia. Lungo 17 chilometri, l’itinerario toccherà quattro comuni dell’isola: Ischia Porto, la località di partenza, Casamicciola Terme, Lacco Ameno e Forio, dove i ciclisti taglieranno il traguardo.
Per gli amanti del ciclismo, questa è un’occasione da cogliere al volo per coniugare due piaceri: seguire il Giro d’Italia 2013 e visitare l’“Isola Verde” del golfo di Napoli, indubbiamente una maglia rosa per la bellezza, e non solo…

A Ischia, la maglia rosa per l’ospitalità

Ischia, oltre a essere nota per i suoi posti incantevoli, è famosa anche per l’ospitalità e la calda accoglienza, tutta partenopea, che riserva ai suoi visitatori. E anche per questa occasione, isolani, commercianti, ristoratori e albergatori si stanno preparando per accogliere al meglio i turisti e gli appassionati che si riverseranno per le vie dell’isola in attesa degli sportivi in sella.
Gli ospiti dell’Hotel Europa, poi, godranno di una posizione privilegiata, perché distiamo solo 300 metri dal percorso.
Dal 27 aprile hanno preso il via le varie iniziative pensate per l’occasione: negozi e locali aperti fino a tarda notte, gare ciclistiche per bambini, creazione di aree pedonali e piste ciclabili, passeggiate ecologiche, tour per le cantine e tanto altro ancora. E chi vorrà dilettarsi con la macchina fotografica, potrà far gareggiare i propri scatti al concorso fotografico “Isola del Giro”,che si terrà su Facebook.

Insomma, il Giro d’Italia 2013 non passerà inosservato qui a Ischia. Noi dell’Hotel Europa ti aspettiamo per condividere con te queste belle giornate “in rosa”.

A Ischia: io, lei e il pancione (seconda parte)

aprile 26, 2013 at 3:55 pm

[Prima parte qui]

Aspettiamo che escano tutti dal traghetto e poi iniziamo anche noi a scendere per le strette scale dell’imbarcazione.In estate, la banchina del porto di Ischia è un ammasso di gente che s’imbarca, che scende, che aspetta, che saluta, che perde tempo, che guarda.
In quest’ultima categoria rientrano a pieno titolo i tassisti.
Un istante prima stanno discutendo animatamente di qualcosa, l’istante che tu gli passi vicino si fanno silenziosi e ti iniziano a guardare come il gatto col topo. Ti aspetti che da un momento all’altro possano fare un balzo, afferrarti con i denti e portarti nei loro taxi per consumarti poi con calma.
In realtà dobbiamo fare poco più di un chilometro.
Da Ischia Porto all’Hotel Europa (che si trova a Ischia Ponte) è veramente una passeggiata piacevole.
Tuttavia, la nostra borsa, per l’occasione abbastanza pesante, il caldo e il pancione ci fanno propendere per un aiuto su quattro ruote.
Un po’ defilato rispetto al gruppo di tassisti “felini” ce n’è un altro.
E’ un vecchietto dalle mille rughe e dai capelli bianchissimi che contrastano con la pelle abbronzata. Se ne sta pensieroso e appoggiato al suo furgoncino-taxi.
Non sembra troppo interessato nè al flusso dei turisti nè ai discorsi dei colleghi.
Gli chiedo direttamente se ci può portare in hotel.
Lui dice di sì quasi senza pensare o guardarci mentre alle mie spalle sento gli altri tassisti iniziare subito a prenderlo in giro e a fare battute. Chissà perché.
Capisco solo la frase “sei sempre lo stesso” pronunciata, ovviamente, in dialetto ischitano e con un fare accusatorio.

Essere presi in giro ed essere isolati è un mondo che ho esplorato a fondo nella mia prima adolescenza. Oggi si chiamerebbe bullismo. Ed oggi come ieri è solo un modo per un gruppetto di pochi, spesso violenti o ex-vittime a loro volta, di acquistare consenso, fama e autorità prendendo di mira chi o è diverso fisicamente o lo è nei comportamenti.
Si dice che ciò che non ti uccide ti fortifica. Io sono sopravvissuto alla mia adolescenza, mi sono (un po’) fortificato ma da allora ho sempre fatto un tifo sfegatato per gli emarginati, i più deboli, quelli che non sono alla moda, quelli che mantengono le loro idee anche nella corrente contraria (e il dileggio) dei conformisti.

Il vecchio tassista, una volta iniziato il tragitto verso l’hotel, si rivela molto simpatico e chiacchierone. Ci dice, molto sommariamente, che i suoi colleghi non lo sopportano perchè lui con i turisti instaura sempre un buon rapporto e così vogliono viaggiare solo con lui. Addirittura, quando tornano a Ischia, lo chiamano al cellulare e si fanno venire a prendere al porto. Dopo poco mi ritrovo col suo biglietto da visita in mano (“Per qualsiasi cosa, dottò..”).
Con grande orgoglio ci fa vedere la licenza “numero 2” rilasciata al padre, tra i primi tassisti a Ischia, e da lui ereditata.
Mi verrebbe da chiedere chi è stato il “numero 1” ma poi non vorrei che quella bella espressione serena si nascondesse di nuovo nel mare di rughe e pensieri.
Lui invece ci chiede tra quanto tempo accadrà il lieto evento e quando Lorena gli dice che mancano ancora una cinquantina di giorni, lui ci guarda dallo specchietto retrovisore un po’ sorpreso.
Dice: “Signò, pienzav che era ‘na cos’ e’ juorn!” [“signora, credevo mancasse veramente poco”].
Sorridiamo, poi mi ritrovo a guardare l’ingombrante contenitore di nostro figlio pensando a quando ricorderemo questi giorni con grande nostalgia.

[fine seconda puntata]

A Ischia: io, lei e il pancione (prima parte)

aprile 19, 2013 at 10:48 am

C’eravamo quasi. Un mese e mezzo e sarei diventato papà.
Lorena cercava di gestire la sua pancia con naturalezza ma le dimensioni erano diventate veramente imbarazzanti. Spesso capitava che ci chiedessero ‘quanti’ ne aspettavamo.
La risposta era sempre la stessa: “Uno ma bello grande”.
E mancava ancora un mese e mezzo.
L’estate, seppur timidamente, stava cominciando e i primi caldi facevano sognare il mare e qualche posto fresco, rilassante e romantico.
Dove andare per un week end lungo? Qualcosa che ci facesse staccare dalla routine e prendere fiato prima del grande evento?
I posti lontani ed esotici erano scartati a priori.
Dovevamo stare vicino alla città (e alla ginecologa e alla clinica. In sintesi, vicino alle nostre sicurezze).
Inoltre il pancione non era così facile da gestire con molti bagagli o in spostamenti troppo lunghi..
La risposta venne naturale affacciandosi dal lungomare di Napoli: Ischia!

Ischia mi è sempre piaciuta, fin da piccolo quando ci andavo in vacanza con la nonna.
Lei era un’affezionata dell’isola. Per le terme, per l’ambiente tranquillo, per i negozi e perchè andavano con lei una decina di amiche malate per i giochi di carte.
Io, pur essendo piccolo, avevo una libertà totale e, soprattutto, un conto aperto al bar dell’albergo. Che cifre tra frappè, bibite e gelati! Bei tempi.

Adesso si poteva rivelare la vacanza migliore anche in questo particolare momento.
Scegliemmo l’Hotel Europa a Ischia Ponte perché ci eravamo già stati da fidanzati e ci eravamo trovati bene.
E’ un posto ideale come base per visitare Ischia: piccolo ma accogliente, centrale e ben tenuto.
Per certi versi un alberghetto di altri tempi.
Uno di quelli che mangi come se stessi a casa tua sulle tovaglie di cotone grosso, con la cucina a due passi dai tavoli e la sala da pranzo con le piastrelle che immagini sui pavimenti di mille case di vacanza.
I camerieri poi, diventano ben presto degli amici con cui scambiare quattro chiacchiere su tutto: dallo sport alla famiglia.
Tutto il contrario degli hotel delle catene internazionali, spesso così freddi e impersonali.

Il viaggio sul traghetto per Ischia si rivelò un po’ stressante. Viaggiare al fianco di una donna incinta ti fa capire come molti servizi che usiamo abitualmente e con naturalezza non siano pensati per le persone che possono avere qualche difficoltà di deambulazione.
Immagino cosa pensino in queste occasioni chi si trova costretto su una sedia a rotelle o peggio.
Per fortuna Lorena è sempre stata una sportiva e non si è fatta scoraggiare dalle scale ripide e i passaggi angusti del traghetto dove lei e la sua pancia entravano a stento.

E’ molto bello quando arrivi a Ischia entrando nel suo porto principale stando sul ponte di una nave.
E’ tutto molto scenografico. Con l’accesso stretto, le case colorate subito dietro la banchina e quell’enorme montagna verde (in realtà è un vulcano ma pochi lo sanno) che si trova alle sue spalle.
Dà una sensazione di serenità e contemporaneamente ti viene subito da pensare alle cose che vuoi fare al più presto.

[fine prima puntata]

La Pasqua all’Hotel Europa…

aprile 2, 2013 at 5:50 pm

Nonostante il tempo incerto (ma prima o poi si aggiusterà!), nonostante quest’anno sia stata una Pasqua particolarmente “bassa” (ma l’anno prossimo la festeggeremo il 20 Aprile!), nonostante il perdurare della crisi economica (ma, siamo sicuri, presto finirà!), vorremmo ringraziare tutti, ma davvero tutti quelli che ci hanno scelti per questo ponte pasquale!

Da Napoli e provincia, Pinerolo, Campobasso, Lenzburg (CH), Zurigo, Bucarest, Avellino, Verona, Milano, Gaeta, Genova,

Messina, Palermo, Taranto, Roma, Mosca, siete stati in tanti (più della Pasqua scorsa!) e a tutti voi auguriamo un buon rientro ed un arrivederci a presto 🙂