Le Case di Pietra un patrimonio unico di Ischia

ottobre 4, 2012 at 7:03 pm

La storia d’Ischia è un susseguirsi di collegamenti storici e fisici, ciò che può apparire indipendente dalla volontà umana in realtà è il risultato del connubio fra i doni della natura e l’abilità amanuense degli antichi Ischitani.

Le antichissime “case di pietra” sono ancora un vivo esempio di tale associazione.

In alcuni punti strategici dell’isola è possibile ammirare e visitare queste costruzioni scavate nel tufo con tanta pazienza dagli antichi contadini di qualche secolo fa.

Si narra che le case siano il risultato di un paziente lavoro eseguito su dei grossi massi franati dal Monte Epomeo.

Il tufo è una roccia dura, stabile e nello stesso tempo facile da lavorare, richiede impegno e forza ma alla fine premia con risultati sorprendenti.

Le prime testimonianze risalgono al 1300 circa, quando nell’assoluta povertà alcuni contadini decisero di spostarsi in collina per avviare un nuovo tipo di coltivazione, la vite.

Il territorio era impervio, spoglio e desolato, spiccavano però i grossi massi di tufo.

Con tanta pazienza e duro lavoro uomini e donne dell’epoca riuscirono a scavare e modellare abitazioni, stalle e capanni per gli attrezzi.

Costruzioni che hanno resistito a secoli d’intemperie, che hanno fornito asilo agli abitanti fino a diventare “case”.

Oggi, quelle meglio conservate mandano in visibilio gli estimatori del genere minimalista, è incredibile notare le stanze, i focolai, le piccole nicchie che fungevano da dispensa.

Non si può villeggiare a Ischia senza inserire una passeggiata alla scoperta delle “case di tufo”.

Trovandomi ospite dell’Hotel Europa, sentii per caso una conversazione fra uno dei proprietari e un altro ospite che aveva visitato i luoghi, naturalmente la mia curiosità ebbe la meglio e dopo accurate spiegazioni decisi di avventurarmi.

Non so esprimere la gentilezza di Sandro e Raffaele, la sollecitudine con la quale mi hanno fornito dettagli e percorsi, informazioni utilissime sulle scorciatoie e i punti più belli dove fermarmi…

Ancora ho negli occhi la casa di Montecorvo con i suoi terrazzamenti a degradare che raggiungono la Fattoria Milone.

La Pietra dell’Acqua, simbolo dell’ingegno umano, una vasca enorme che serviva a raccogliere l’acqua per irrigare i campi, oltre a essere un punto strategico di osservazione in caso di “visite” sgradite.

Ne ho visitate parecchie e ognuna mi ha lasciato un pensiero, una riflessione e per questo ringrazio ancora tutto il personale dell’albergo per avermi aiutato in questa scoperta!

Se altri ospiti, come me hanno ricordi e impressioni, possono inviare i loro post, sarebbe bello confrontare le comuni esperienze.

Ringrazio nuovamente l’Hotel Europa che mi permette di pubblicare sul suo blog la mia esperienza.

Nicolina